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"Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario"
George Orwell
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martedì 18 dicembre 2007

Ron Paul e il suo programma


Ron Paul decide di entrare in politica attiva nel 1971, colpito dalla fine degli accordi di Bretton Woods. Commenta in proposito: “da allora, ogni moneta divenne una moneta politica invece di una moneta dal valore reale. Ne rimasi sbalordito!”

E' deputato per i Repubblicani tra il 1976 e il 1985. Nel 1988 si candida come Presidente per il Partito Libertario, contestando gli eccessivi deficit pubblici allo sfidante Bush sr. Ottiene un modesto 0,3 per cento. Nel 1996 torna al Congresso nuovamente nelle fila repubblicane, sbaragliando candidati più legati alla dirigenza del partito, e vince tutte le successive elezioni, restando in carica fino ad oggi.

Il 13 marzo 2007 annuncia la sua candidatura alla Presidenza degli Stati Uniti e quindi l'intenzione di competere per la nomination repubblicana. In attesa delle prime votazioni, la sua campagna si rivela un fenomeno mediatico e sociologico senza precedenti. Infatti Ron Paul nel giro di qualche mese risulta il “dominatore” di internet: le statistiche lo indicano invariabilmente ai vertici per numero di contatti, termini di ricerca, video guardati. Ottiene cifre record di iscritti ai meetup, gruppi spontanei di sostenitori formati in rete, che poi si attivano sul territorio. Suo il record di siti e blog mai dedicati ad un politico.


Metodo politico

Le statistiche lo mettono ai primi posti, tra i deputati degli ultimi 30 anni, per la presenza al voto e il numero di iniziative legislative.

Non ha mai votato leggi che secondo lui violano la Costituzione, per questo e` conosciuto come “Dr. No” a Washington.

Non ha mai votato l'aumento di stipendio ai deputati.

Ha rinunciato al vantaggioso fondo-pensione del Congresso (Camera dei deputati).

Ogni anno restituisce al Ministero del Tesoro una parte del suo budget di ufficio da deputato.

Per la campagna presidenziale accetta quasi esclusivamente donazioni individuali, per le quali il tetto legale è di 2300 $ a persona.


Economia

Non ha mai votato per alzare le tasse.

Ha proposto l'abolizione della Federal Reserve (Banca Centrale a controllo privato),
per restituire al parlamento la sovranità monetaria, secondo la Costituzione, e per contrastare la speculazione sul costo del denaro che grava sui cittadini più deboli.


Vuole la soppressione totale delle tasse (federali, non dei singoli stati) sul reddito, da realizzarsi tramite un taglio radicale alle spese militari.


Politica estera

Ha votato contro la guerra in Iraq, continua a votare contro ogni legge che autorizza la spesa di ulteriore fondi per la guerra.

Vuole una politica estera non-interventista.

Vuole il ritiro delle truppe di occupazione in Medio Oriente e di tutte le truppe di stanza in Europa e Asia.

Vuole cessare il finanziamento dello Stato d'Israele a spese del contribuente americano, dichiarandosi favorevole a considerare Israele un partner alla pari di tutti gli altri in Medio Oriente, senza particolari privilegi.


Sicurezza e immigrazione

Ha votato contro il Patriot Act (che dà poteri enormi alla polizia e consente al governo di spiare quasi senza limiti su ogni cittadino) e vuole abolirlo se eletto Presidente.

Vuole un drastico ridimensionamento dei servizi segreti.

Difende il diritto costituzionale al libero possesso di armi per difesa personale.

Ha votato sempre contro il controllo governativo di Internet.

Si oppone all'immigrazione clandestina, ritenendola fonte di sfruttamento e criminalità. Chiede l'abolizione della cittadinanza per nascita (ius soli), per disincentivare i viaggi che molti clandestini compiono per fare nascere i propri figli come cittadini Usa.


Temi etici

E' contrario all'aborto, che considera un omicidio. Ha proposto che venga riconosciuto nella Costituzione il concepimento come momento di inizio della vita umana. Nel frattempo, vuole devolvere ai singoli Stati la legislazione in materia, per sottrarla alla Corte Suprema e ai conflitti di giurisprudenza in atto.

Ha votato contro la ricerca sulle cellule staminali embrionali.

Ha votato contro la clonazione umana. E' contrario all'eutanasia, distinguendo dall'accanimento terapeutico.

È per l'abolizione della pena di morte in tutti gli Stati dell'Unione.

E' disponibile ad attuare forme di legalizzazione delle droghe leggere, e a terminare la "War on Drugs" che ritiene inefficace e costosissima.

Vuole depenalizzare la prostituzione, devolvendo comunque la materia agli Stati.


Sovranità nazionale

E' contrario alla progettata integrazione statale con il Messico ed il Canada nella “North American Union” (NAU): sia per l'ondata migratoria che ne deriverebbe, sia per la cessione di sovranità e indipendenza a favore di élites non votate e non controllabili dal popolo.

Sempre in ottica di sovranità nazionale, vuole gli USA fuori da NATO, WTO, FMI, Banca Mondiale.

In ottica federalista, vuole gradualmente abolire e trasferire agli Stati alcune agenzie federali considerate inefficaci al loro scopo: Homeland Security (sicurezza nazionale), FEMA (protezione civile), IRS (fisco centrale).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non sarà un caso che nessun media occidentale ne parli? A parte la legalizzazione delle leggere, il suo programma (se attuato) sarebbe una vera rivoluzione mondiale!

Anonimo ha detto...

Beh, è la libertà di informazione! Libera per chi detiene il controllo dell'informazione globale, impermeabile per tutti gli altri. Se non è libertà questa! La cosa ridicola è che in tanti ancora credono nell'esistenza della libertà d'informazione...

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La verità è quella che vi dicono. E poi il problema in Italia non è mai stato tanto di saperla, ma che saputala tutto resta uguale. Credete forse oggi voi di essere liberi? Votate per dieci volte l'anno gente che a volte neanche conoscete e che una volta eletta fa ciò che vuole, acciuccia e si spartisce.
Sempre comanderà un'oligarchia che vi inganna col gioco delle parti.

E allora? Dov'è povero postero il guadagno?
La dittatura è un sistema per opprimere il popolo.
La democrazia è un sistema per costringere il popolo a opprimersi da solo.

Ma ricordate: un popolo che perde la sua memoria...
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