di Maurizio Blondet www.effedieffe.com
MESSICO - E’ accaduto il 24 settembre scorso.Un executive Gulfstream rimasto senza carburante compie un atterraggio di fortuna nella foresta dello Yucatan, Messico, presso un piccolo villaggio chiamato Tixkokob.La squadra di soccorso messicana arriva sul posto e scopre che l’aereo trasporta almeno 3 tonnellate di cocaina in grosse taniche.
In breve, si scopre qualcosa di più interessante: il sito Narconews, gestito da un ex agente della DEA di nome Michael Levine, dice che questo stesso Gulfstream, immatricolato in USA con la sigla N987SA, «è stato usato dalla CIA tra il 2003 e il 2005 per almeno tre voli tra la costa orientale USA e Guantanamo», a portare presunti «terroristi» e «talebani» o «membri di Al Qaeda».
Il Nuevo Herald, la versione in lingua ispanica del Miami Herald, fornisce un altro particolare: «Questo aereo con questa matricola era celebre in Colombia, perché vi sono stati imbarcati per anni centinaia di criminali da estradare alla polizia degli Stati Uniti».Nel giorno dell’incidente, il Gulfstream - che originava da Fort Lauderdale - era stato in Colombia. Decollato da Rio Negro (un sobborgo di Medellìn).I radar messicani l’hanno visto entrare nello spazio aereo nazionale dal Belize.Da bordo devono aver comunicato che intendevano rifornirsi di carburante a Cancun, perché lì sono arrivati ad aspettarlo alti ufficiali dell’aviazione militare messicana.Invece, l’aereo ha superato Cancun continuando il volo verso nord, apparentemente nel tentativo di raggiungere il territorio statunitense, fino a restare senza carburante e dover compiere un atterraggio d’emergenza nella penisola dello Yucatan.Cosa sia successo dopo, non è affatto chiaro.
Pare ci fossero quattro persone a bordo, ed una sia stata catturata; forse anche altre due, ma la polizia messicana non ha confermato né fornito i nomi.Anche sul carico di droga grava un mistero.Inizialmente, le autorità del Messico avevano parlato addirittura di 6 tonnellate di coca e di una di eroina.Poi, in una conferenza stampa, i militari messicani hanno detto che c’erano 4 tonnellate di cocaina. Infine, un rapporto finale ufficiale parla di 3,3 tonnellate di cocaina.Perché queste ambiguità?
Un complottista potrebbe ipotizzare che parte del carico sia stata ceduta per comprare il silenzio di qualche autorità militare messicana (è come denaro contante, in fondo).Certo è che le notizie sullo strano incidente, rare fin dall’inizio, sono scomparse poi da ogni fonte. Tutti tacciono.Specie la grande stampa americana non ha scritto una riga.
La memoria va alle operazioni speciali condotte per decenni in America Latina dalla CIA, Iran-contra, Opzione Salvador e simili.Parte di queste operazioni erano condotte da imprese di volo che erano facciate, e la CIA se le finanziava con il trasporto di droga.
In breve, si scopre qualcosa di più interessante: il sito Narconews, gestito da un ex agente della DEA di nome Michael Levine, dice che questo stesso Gulfstream, immatricolato in USA con la sigla N987SA, «è stato usato dalla CIA tra il 2003 e il 2005 per almeno tre voli tra la costa orientale USA e Guantanamo», a portare presunti «terroristi» e «talebani» o «membri di Al Qaeda».
Il Nuevo Herald, la versione in lingua ispanica del Miami Herald, fornisce un altro particolare: «Questo aereo con questa matricola era celebre in Colombia, perché vi sono stati imbarcati per anni centinaia di criminali da estradare alla polizia degli Stati Uniti».Nel giorno dell’incidente, il Gulfstream - che originava da Fort Lauderdale - era stato in Colombia. Decollato da Rio Negro (un sobborgo di Medellìn).I radar messicani l’hanno visto entrare nello spazio aereo nazionale dal Belize.Da bordo devono aver comunicato che intendevano rifornirsi di carburante a Cancun, perché lì sono arrivati ad aspettarlo alti ufficiali dell’aviazione militare messicana.Invece, l’aereo ha superato Cancun continuando il volo verso nord, apparentemente nel tentativo di raggiungere il territorio statunitense, fino a restare senza carburante e dover compiere un atterraggio d’emergenza nella penisola dello Yucatan.Cosa sia successo dopo, non è affatto chiaro.
Pare ci fossero quattro persone a bordo, ed una sia stata catturata; forse anche altre due, ma la polizia messicana non ha confermato né fornito i nomi.Anche sul carico di droga grava un mistero.Inizialmente, le autorità del Messico avevano parlato addirittura di 6 tonnellate di coca e di una di eroina.Poi, in una conferenza stampa, i militari messicani hanno detto che c’erano 4 tonnellate di cocaina. Infine, un rapporto finale ufficiale parla di 3,3 tonnellate di cocaina.Perché queste ambiguità?
Un complottista potrebbe ipotizzare che parte del carico sia stata ceduta per comprare il silenzio di qualche autorità militare messicana (è come denaro contante, in fondo).Certo è che le notizie sullo strano incidente, rare fin dall’inizio, sono scomparse poi da ogni fonte. Tutti tacciono.Specie la grande stampa americana non ha scritto una riga.
La memoria va alle operazioni speciali condotte per decenni in America Latina dalla CIA, Iran-contra, Opzione Salvador e simili.Parte di queste operazioni erano condotte da imprese di volo che erano facciate, e la CIA se le finanziava con il trasporto di droga.
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