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"Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario"
George Orwell
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martedì 4 dicembre 2007

Vicino Oriente: la base della pace è il diritto internazionale

di Antonella Vicini www.rinascita.info

“Ancora dopo 40 anni la Palestina è sotto occupazione”.Con queste parole, giovedì 29 novembre nella Sala Auditorium di via Frentani, a Roma, il vice-presidente del Parlamento Europeo, Luisa Morgantini, è intervenuto alla manifestazione per la “Giornata internazionale di solidarietà per i diritti del popolo palestinese” a ricordare la reale situazione palestinese.Al di là delle parole imbrigliate nei limiti della diplomazia del ministro degli Esteri Massimo D’Alema che, aprendo l’incontro ha brindato alla conferenza di Annapolis come un’occasione nuova per rilanciare una “pace” che impegni tutta la comunità internazionale e il mondo arabo, il senso vero della manifestazione è emerso nelle affermazioni della europarlamentare che ha insistito sui dati concreti, al di fuori della retorica di circostanza che aleggia nelle platee internazionali e non. “Per far sì che i risultati siglati ad Annapolis prendano forza, ha detto, sono necessarie azioni concrete sul territorio palestinese”, in particolare sulla Striscia di Gaza, ormai relegata alla condizione di una prigione a cielo aperto. La concretezza è formata da cifre: 11mila i prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane; 135mila persone intrappolate nella Striscia di Gaza; un embargo che va avanti dal 2005.E “sostenere significa fare sì che le condizioni del popolo palestinese migliorino, non solo con aiuti umanitari” che continuano a giungere dall’Europa“Quello di cui c’è bisogno è un approccio politico, e non umanitario”, ha proseguito Jacopo Venier, in uno degli interventi più realistici , in cui si è inistito anche sulla necessità di rispettare le scelte politiche autonome dei popoli (come le elezioni palestinesi che hanno premiato Hamas, ora estromesso dall’agone).L’atteggiamento contro cui si è scagliato il responsabile esteri del Partito dei comunisti italiani è proprio quello che si ripresentato, ieri, nelle affermazioni di Hans-Gert Poettering, presidente del Parlamento Europeo, in un intervento all’Università Cattolica di Milano. “Nel 2007 l’Unione Europa ha messo a disposizione dei territori palestinesi 900 milioni di euro, ma non possiamo limitarci al ruolo di pagatori, dobbiamo far pesare di più il nostro ruolo per arrivare a una vera pace in Palestina”, ha detto. Il mondo cosiddetto democratico, Occidentale, continua a mantenere un atteggiamento paternalistico/caritatevole nei confronti dei Territori, lo stesso che ora spinge Bruxelles a proseguire nel versare aiuti senza però intervenire drasticamente nei confronti della vera ragione di tutto: l’occupazione israeliana. Un “particolare” totalmente ignorato nei discorsi di D’Alema e anche del filo-israeliano Piero Fassino. Sia la Morgantini, sia Venier, invece, hanno incentrato la questione proprio sulle evidenti “asimmetrie”, secondo l’una, le violazioni del diritto internazionali, per l’altro, che regolano la situazione vicino-orientale. “Il punto di partenza per il processo di pace - ha chiarito il rappresentante dei Comunisti italiani - deve essere il diritto internazionale e cioè il rispetto di tutte le risoluzioni Onu”; tutte, e non solo le ultime che hanno abbassato di volta in volta la base negoziale. Fu proprio una risoluzione Onu, la 181, il 29 novembre 1947 a permettere la costituzione dello stato di Israele, sancendo una serie di guerre, violenze, aggressioni che proseguono tuttora. Ieri, dal Palazzo di Vetro è giunta nota che il Consiglio di sicurezza si appresterebbe ad esaminare una bozza di risoluzione che esorta “ad appoggiare il programma di azione per i negoziati e la realizzazione degli impegni della Road Map”. Altra vaghezza in cambio della prosecuzione dell’occupazione israeliana?
di Antonella Vicini www.rinascita.info

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La verità è quella che vi dicono. E poi il problema in Italia non è mai stato tanto di saperla, ma che saputala tutto resta uguale. Credete forse oggi voi di essere liberi? Votate per dieci volte l'anno gente che a volte neanche conoscete e che una volta eletta fa ciò che vuole, acciuccia e si spartisce.
Sempre comanderà un'oligarchia che vi inganna col gioco delle parti.

E allora? Dov'è povero postero il guadagno?
La dittatura è un sistema per opprimere il popolo.
La democrazia è un sistema per costringere il popolo a opprimersi da solo.

Ma ricordate: un popolo che perde la sua memoria...
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