______________________________________________

"Nel tempo dell'inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario"
George Orwell
______________________________________________

venerdì 11 aprile 2008

Dal contenitore al cassonetto il passo è breve


Sin dal suo annuncio, lo spregiudicato progetto di bipartitismo concordato (recentemente proprio il Cavaliere, intervistato su Sky TG24, ha candidamente ammesso di aver condiviso l’idea proprio con Walter…) ha generato più di un sospetto. Non convinceva l’ipotesi di rendermi complice della nascita di uno scenario americaneggiante nel quale i due ‘partiti contenitore’ potessero conquistare oltre l’80% dei voti, arrivando ad un controllo assoluto del potere politico (e non solo..), saldamente consegnato nelle mani dei due leader e dei pochi fedelissimi sodali. Una vera oligarchia.
Al momento della composizione delle liste se ne sono viste delle belle. Nel ‘contenitore PD’ si trova l’operaio da 1.000 euro mensili (Boccuzzi) ed il capitalista milionario (Colaninno), la cattolica dotata di cilicio (Binetti) e la lesbica sponsor delle coppie gay (Concia), il sindacalista (Nerozzi) e l’economista nemico dell’articolo 18 (Ichino), il generale che non vuole omosessuali nell’esercito (Del Vecchio) ed il firmatario del patto elettorale con l’Arcigay (Scalfarotto). Nel ‘contenitore PdL’, il camerata non pentito (Ciarrapico) e l’antifascista intransigente (Nirenstein), la nipote del Duce (Floriani) e chi, a suo dire, verso il suo cognome da signorina aveva pregiudizi (Fini), un sostenitore per due anni del governo Prodi (Dini) ed il duo che ha brindato alla sua caduta con champagne e mortadella (Gramazio-Strano), il generale della Finanza (Speciale) ed un condannato per bancarotta fraudolenta (Cantoni), il produttore di film porno (Verde) e la portavoce del ‘’family day’ (Roccella).
Poi, al momento di esporre i programmi sono fioccate le stucchevoli accuse di plagio. Ancora oggi nei dibattiti e negli editoriali i notisti politici continuano a chiedere ed a chiedersi quali siano le differenze, senza essere riusciti ancora a dipanare la matassa ingarbugliata.
Quindi, il coro a due voci ha eseguito prima il motivo del ‘voto utile’, invitando gli elettori a votare per sé o per l'altro, poi quello del ‘voto disgiunto’, secondo un copione apparso ben scritto. Non è mancata la gara a chi la spara più grossa: “io voglio l’alzabandiera a scuola” ed “io l’inno nazionale ogni mattina”, “io ho le donne più brave e preparate” ed “io ho le più belle”, “io abolisco l’Ici” ed “io assicuro gratis le casalinghe”.
Considerando il numero elevato di elettori pensionati, a breve arriverà la promessa choc: “dentiera gratis per tutti”.
Dulcis in fundo, finalmente un po’ di scontro, anche se con qualche ritornello demodé: “tu comunista” e “tu antidemocratico”.
Era difficile prevedere che la cosiddetta ‘semplificazione‘ del quadro politico avrebbe portato ad abbattere maldestramente differenze, identità, storie culturali e politiche nazionali? Era impossibile immaginare che il futuro, considerate le premesse, profumasse di grande accordo, di larghe intese, di inciucio, di ammucchiata?
Quasi terminata la campagna elettorale, i sospetti sono ormai consolidati, portando ad una ferrea convinzione: non si tratta di due ‘partiti contenitore’, bensì di due ‘partiti cassonetto’, pronti a tutto pur di accaparrarsi quel voto in più che gli potrebbe consentire di vincere e di occupare.
Diventa necessario dare un segnale forte e ce n’è per tutti i gusti. Chi avesse tendenze sinistrose può individuare in Fausto la sua salvezza, per i dirimpettai destrorsi Daniela c’è. Se proprio gli estremi vi infastidiscono, tappatevi il naso (Montanelli docet) e cercate nella scheda Pierferdinando. Non sottovalutate la vostra azione: 'accidere ex una scintilla incendia passim'.

tratto da faber2008.blogspot.com

Nessun commento:

__________________________________________________________________________

La verità è quella che vi dicono. E poi il problema in Italia non è mai stato tanto di saperla, ma che saputala tutto resta uguale. Credete forse oggi voi di essere liberi? Votate per dieci volte l'anno gente che a volte neanche conoscete e che una volta eletta fa ciò che vuole, acciuccia e si spartisce.
Sempre comanderà un'oligarchia che vi inganna col gioco delle parti.

E allora? Dov'è povero postero il guadagno?
La dittatura è un sistema per opprimere il popolo.
La democrazia è un sistema per costringere il popolo a opprimersi da solo.

Ma ricordate: un popolo che perde la sua memoria...
_____________________________________________________________________________